Feed RSS

Lettera a mia madre


Madre, devo andare lontano,

voglio riempirmi d’universo.

Non temere non mi perderò

nei labirinti del peccato.

Non giocherò per per farmi male

come quando salivo sull’albero dell’ulivo

e sfidavo la forza del ramo.

Non temere…qualcuno mi vuole bene

avranno ben  ascoltato le tue preghiere.

Le tue preghiere per  un figlio

che sapeva leggere la pausa di fulmini.

Sorridi ora, è tempo di perdonare come dicevi,

cosa  me ne faccio di questa vita

se mi lascio andare al rancore.

Ho le tue bianche mani  nella volta del cielo

che diradano in me le nebbie dell’esistenza.

Ciò che hai germogliato non si può perdere.

…Madre, non temere ma devo andare lontano,

voglio sfiorare il mistero di questa vita,

non posso stare nei cinti della quotidianità

ma devo andare, voglio essere avvolto dall’universo.

Non temere madre

non mi sono fatto male,

non voglio farmi male.

Carmelo Caldone

Pubblicità

Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. Caro Carmelo, dedicare una poesia alla propria madre è gesto amorevole e nobile che un Poeta possa fare verso Colei che è la fonte di vita.Ma a volte si cade in scontati e ripetitivi versi. Tu invece, con sincero candore e forza hai tratteggiato l’Addio i con toccanti, vigorosi, veritieri versi che nulla hanno tolto alla bellezza in sé della poesia
    Con stima sincera
    Gina

    Rispondi
  2. Dolce, evocativa dell’amore che mai tramonta. Mi è entrata nel cuore.

    Rispondi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: