Il cielo era d’argento
frammentato da stormi di corvi
che sarebbero andati a posarsi
sugli alberi spogli del colle.
Tu tremula bambina della veste azzurra
già andavi nei sentieri senza fine
col tocco di una stella sulla chioma.
Non sapevi di un amor tiranno
che vigliaccamente t’avrebbe portata lontana.
Ora d’arse stoppie la campagna si ribella
zittendo il canto degli uccelli
così pure le tue canzoni
che s’intonavano al lungo coro di cicale.
Addio, ti diceva il primo tuono
che dietro il nero monte
indispettito per te lontana
smuoveva tra i filari della vigna
le sue foglie accartocciate.
Dov’eri a sognare
e quale fioca luce
irrompeva nei tuoi occhi
e quale vile fronte si posava sul tuo petto
ansimante dai primi sospiri…
Tu tremula bambina della veste azzurra…dove sei?
Carmelo Caldone
Torni coi ricordi a sfiorare l’ innocenza spensierata della fanciullezza, tradita dalla vita che mai ci avvisa
Un poetare che emoziona veramente
Passa una lieta sera e una buona domenica
Con stima
Gina
Grazie Gina, ricambio di cuore.