Apritevi nella magnificenza dei mattini
viole nere della coscienza.
Non vi è stato dato la certezza
del non perdono.
Illuminatevi come fanno le stagioni
con nuove riprove di bellezza.
C’è chi non chiude mai la palpebra
seppure accarezzata dalle dite della notte
ma aspetta ancora un ritroso pensare
che non esista in nessun luogo il male.
C’è chi di stupore vive la vita
aggiungendo sorrisi
alle tenebre di un volto.
C’è chi vede andarsene
la fredda lama di un treno
per lasciare ancora nell’aria illuminata i baci trascorsi
per poi ricongiungersi nelle stanze
con la presunta sempiterna felicità.
Viole nere della coscienza
non date ombre nere alla materna terra
ma apritevi nella magnificenza dei mattini.
Siamo stati tutti nutriti dalla stessa madre
che veglia i figli mentre dormono.
Risvegliatevi viole nere della coscienza
la vita nel suo pentagramma ha tante primavere
e le ghirlande dei giorni
possono portare in seno le vostre viole nere
d’improvvise schiarite dal sole
nella magnificenza dei mattini.
Carmelo Caldone