La fiamma tenue del giorno
nell’aria ha disperso la sua luce.
Rimangono le ombre cadute nelle strade
e imprimono tracce della sorte umana.
Stiamo tutti attenti con repressa fanciullezza
alla corrispondenza del cuore.
Che la notte si trasformi nella prima culla
distaccata dai conflitti
o dalle prigioni di effimeri sentimenti.
Da parte mia
ogni storia o evento dell’umanità
con dono o maledizione me la devo assorbire
per non vivere o morire inutilmente.
Ogni felicità e ogni perdizione
credo di sentirmela nel corpo.
Un corpo simile ad un intatto cuscino
che non vorrebbe mai essere bagnato dalla perla
di una lacrima innocente.
Un rovo pungente di stelle lontane
mi priva di pace e di sana speranza
e così mi annego nei fluttui dei miei stessi pensieri
e con dono o maledizione
traccio il mio grido…inutilmente
fra i bianchi tulipani
con scritture di vento.
Carmelo Caldone
Molto bella, buona domenica 🙂
Grazie Silvia, buona serata
un caro saluto
Carmelo
Non si vive mai o muore inutilmente. Quest’è certo!
Benvenuto Domenico
un caro saluto
Carmelo
Oggi più che mai l’innocenza paga con le lacrime.
Sempre pronto a illustrare il percorso dell’uomo…il tuo animo sensibile non poteva che essere poesia.
Anche il tuo animo non scherza in fatto di sensibilità.
un caro saluto
Carmelo
Mi ha emozionato.
Caro amico ne sono lusingato, torna
Carmelo